dai temi di approfondimento di MyHorseGroom parliamo dell’importanza del pareggio dei puledri.
MyHorseGroom consiglia di definire un programma per il pareggio dei puledri.
introduzione
Fra i molti fattori che condizionano il successo di un puledro al momento della vendita ad un anno oppure come atleta adulto rientrano le decisioni e le scelte gestionali relative ai piedi ed agli arti durante i primissimi mesi di vita.
Questo è il periodo in cui la cura dello zoccolo concorre a determinare una solida base per la futura carriera atletica dell’animale ed al tempo stesso influenza in una certa misura la crescita e l’angolazione degli arti al di sopra dello zoccolo.
I puledri che presentano delle anomalie o risultano sospetti vengono esaminati su base mensile e seguiti durante lo svezzamento. Molte anomalie poco evidenti possono venire individuate nelle fasi iniziali, in modo da consentire un trattamento immediato.
Se si riesce a correggere l’arto o aumentare il potenziale atletico di un animale, questo programma diventa economicamente conveniente. Il presente lavoro sarà focalizzato sulla mascalcia di routine dei puledri e giovani cavalli e sulle deformità degli arti che possono venire trattati attraverso la ferratura. MyHorseGroom consiglia di definire un programma per il pareggio dei puledri.
valutazione del puledro
È importante tenere una buona registrazione dei dati. Allo scopo si devono utilizzare delle cartelle messe a punto per le esigenze individuali dell’azienda/proprietario, che devono riportare l’aspetto fisico del piede del puledro e degli arti alla nascita, nonché tutte le sottili alterazioni che si verificano durante lo sviluppo e vengono rilevate con un controllo effettuato su base come minimo mensile.
Alla cartella del puledro è possibile aggiungere eventuali riprese di immagini digitali (fotografie e radiografie). Le fotografie sono molto utili per determinare la progressione o la regressione dei piedi/arti dei puledri.
Negli animali di questa età, ogni volta che si esegue il pareggio bisogna anche valutare il modo di camminare. Osservare un puledro giovane che cammina può essere difficile, dato che raramente questi animali procedono in linea retta.
A questo problema si può porre rimedio facendo avanzare la fattrice lungo un recinto o una parete e lasciare che il puledro proceda al suo fianco o la segua. Il puledro viene osservato sia mentre si avvicina che mentre si allontana dall’esaminatore.
il pareggio del puledro dalla nascita ad un mese di vita
MyHorseGroom consiglia di definire un programma per il pareggio dei puledri, come primo step dalla nascita ad un mese di vita.
Alla nascita, lo zoccolo del puledro è avvolto da una membrana perioplica gelatinosa che riduce il rischio di traumi a carico delle vie genitali della madre durante il parto. Poco dopo la nascita, con i primi passi della vita, la membrana perioplica sulla superficie soleare del piede si logora e poi si retrae prossimalmente sulla parete dello zoccolo, si asciuga e tende a formare un solco di profondità variabile, appena al di sotto del cercine coronario.
Questa depressione, che deve essere considerata normale, può causare un consumo irregolare della superficie di appoggio del piede durante l’accrescimento in direzione distale. Il piede del puledro risulterà rastremato, più largo a livello della corona per poi restringersi progressivamente man mano che si procede verso la superficie di appoggio al suolo.
L’accrescimento delle strutture podali non avviene soltanto in direzione distale, ma anche in espansione.
Poiché i piedi del puledro sono rastremati l’espansione avviene prossimalmente e, dato che la superficie di appoggio a livello dell’estremità distale dello zoccolo è relativamente piccola, l’area che regge il carico si viene a trovare dorsalmente.
L’esercizio ed il pareggio determinano l’allargamento dell’area della superficie di appoggio del piede e la spostano in direzione palmare/plantare. L’aspetto appuntito o rastremato scompare gradualmente nei primissimi mesi di vita.
Nei puledri con una conformazione dell’arto accettabile, la necessità del pareggio durante il primo mese di vita è scarsa.
a un mese di vita
MyHorseGroom consiglia di definire un programma per il pareggio dei puledri, come secondo step ad un mese di vita.
I puledri devono essere presentati al maniscalco all’età di un mese per il pareggio di routine. A questo punto, tutto ciò che generalmente occorre fare è squadrare la punta dello zoccolo per spingere il puledro ad attuare il breakover in corrispondenza della linea centrale del piede.
A questa età, infatti, a causa della forma affusolata del piede la fase di distacco dal suolo può avvenire in corrispondenza dell’esterno o dell’interno della punta.
Questo primo esame del maniscalco consente anche al puledro di abituarsi alle manipolazioni dei piedi. Il maniscalco deve essere paziente e la procedura di pareggio deve essere attuata nel modo più delicato ed efficiente possibile.
da due mesi in poi
MyHorseGroom consiglia di definire un programma per il pareggio dei puledri, come terzo step da due mesi in poi.
Nei primissimi mesi di vita, l’attenzione deve essere volta all’integrità strutturale del piede (nel suo complesso) piuttosto che all’estetica. Gli elementi importanti in questa fase sono la promozione della crescita di una parete dello zoccolo spessa e durevole (per garantire la massima profondità della
suola al fine di proteggere la vulnerabile giunzione fra questa e la parete) e lo sviluppo della terza falange e delle strutture nella sezione palmare/plantare della regione.
La massa strutturale del piede, definita come la contemporanea presenza di una robusta parete dello zoccolo, un’adeguata profondità della suola ed una solida base dei talloni, è di importanza vitale per la futura integrità delle strutture podologiche.
È opinione dell’autore che un nettapiede, una spazzola metallica ed una raspa siano gli unici strumenti necessari per eseguire il pareggio nei puledri che vengono tenuti sotto controllo con un programma a cadenza mensile. Lo scopo non è quello di far sì che il puledro cammini appoggiandosi completamente sulla parete dello zoccolo, ma di caricare tutte le strutture che si trovano alla base del piede. Ciò determina la distribuzione dei carichi nella zona.
I puledri che vengono pareggiati frequentemente e subiscono la rimozione di una notevole quantità di corno tendono a sviluppare pareti dello zoccolo deboli e fragili.
Il metodo di pareggio dei puledri può essere diverso da quello della mascalcia tradizionale. Sporcizia e detriti vengono rimossi utilizzando un nettapiede. Poi si pulisce energicamente l’estremità distale dell’arto servendosi di una spazzola metallica per rimuovere tutto il corno lasso ed esfoliato.
Per il resto, la superficie del piede a contatto con il suolo ed il fettone vengono lasciati intatti. Ciò garantisce al puledro un’ampia protezione sulla superficie di appoggio al suolo. Il corno che si esfolia dalla suola verrà continuamente eliminato attraverso un meccanismo abrasivo determinato dal contatto con il terreno quando il puledro lavora. La suola nel piede di un puledro è estremamente sottile ed è necessaria la massima protezione possibile per tutelare le sovrastanti strutture immature ed in via di sviluppo.
La rimozione della suola in eccesso con un coltello da piede è una delle cause primarie di ecchimosi soleari nei puledri e spesso porta a deformità flessorie come conseguenza della risposta antalgica.
La salute del piede per tutta la vita dell’animale si basa su una buona e solida area dei talloni. La base di questi ultimi comprende la parete dello zoccolo a livello dei talloni stessi, le barre e un fettone adeguatamente ampio. Le barre sono necessarie per stabilizzare la capsula dello zoccolo e non devono mai essere rimosse. I talloni vengono delicatamente raspati da un lato all’altro fino a che la raspa non viene a contatto con il fettone. La parete dello zoccolo a livello dei talloni si troverà ora sullo stesso piano del fettone.
La parete in eccesso a livello della punta e dei quarti viene quindi abbassata secondo necessità utilizzando una raspa posta con un angolo di 90° appena davanti alla giunzione fra suola e parete (linea bianca).
Una volta rimossa la quantità desiderata di parete, si asporta lo spigolo del bordo esterno passando la raspa lungo il perimetro dello zoccolo in modo da determinare un angolo correttamente arrotondato. Ciò contribuisce a prevenire la formazione di setole e scheggiature nella parete dello zoccolo.
Il metodo di utilizzare la raspa tenendola inclinata lascia la parete e la suola adiacente sullo stesso piano, consentendo ad entrambe le strutture di condividere il carico del peso quando l’animale si muove. Ciò sembra stimolare il corno a crescere più spesso e più forte.
Nei puledri non si osserva la crescita di una quantità eccessiva di parete dello zoccolo nei primissimi mesi di vita e la nostra capacità di influenzare il piede/arto con il pareggio eccessivo di un lato del piede sul piano orizzontale è limitata.
La teoria tradizionale di abbassare la parte laterale del piede in un puledro che rimane in stazione con le punte dirette verso l’esterno e di abbassare quella mediale in un soggetto con le punte volte all’interno è imprecisa. In effetti, può essere dannosa piuttosto che utile.
La causa che fa sì che il puledro assuma una stazione con le punte dirette all’interno o all’esterno si trova raramente nel piede. Il problema è generalmente situato nell’allineamento assiale dell’arto che sta al di sopra; di conseguenza, quando un lato del piede viene abbassato eccessivamente, si può avere un miglioramento dell’aspetto estetico, che però con il tempo porta ad una distorsione della capsula dello zoccolo.
Questa pratica determina delle sollecitazioni sulla fisi ed il sovraccarico delle articolazioni sul lato che viene abbassato. Ciò può essere dimostrato radiograficamente alcuni giorni dopo il pareggio.
Le deformità rotazionali sono molto comuni nei puledri. Ad esempio, il torace stretto abbinato ad arti relativamente lunghi fa sì che molti puledri adottino una base di appoggio larga davanti, che spesso viene accompagnata dalla rotazione verso l’esterno dell’intero arto.
Questa stazione, che può essere considerata normale nei puledri, conferisce un maggior grado di stabilità e viene gradualmente modificata man mano che i diametri trasversali della parte superiore del corpo aumentano con la crescita.
Quando il puledro si muove, risulta ben evidente che l’esterno della parete dello zoccolo viene a contatto con il suolo per prima come conseguenza degli effetti della posizione ruotata dell’arto sulla fase aerea del passo. Questi puledri devono essere pareggiati fino al piano orizzontale senza abbassare la parete esterna dei piedi.
da tre-quattro mesi in poi
MyHorseGroom consiglia di definire un programma per il pareggio dei puledri, come quarto step da tre-quattro mesi in poi.
Una stazione su ampia base in un puledro di 3-4 mesi di vita esita naturalmente nell’asimmetria sul piano frontale delle capsule dello zoccolo, che presentano quindi il lato mediale leggermente più basso della parte laterale. Se questa stazione non viene riconosciuta come fisiologica per l’età e si effettuano dei tentativi per “correggerla” abbassando la parete laterale, esiste il rischio di indurre una deformità angolare dell’arto dove prima non c’era.
Nei casi in cui il glomo mediale del fettone sia stato spostato prossimalmente, la parete mediale dello zoccolo viene abbassata leggermente e, nei casi gravi, si possono utilizzare i materiali compositi per trattare la distorsione della capsula dello zoccolo.
Il pareggio terapeutico non offre risultati favorevoli negli arti mal posizionati, dal momento che questa deformità viene corretta durante la crescita. Man mano che la muscolatura del torace aumenta, i gomiti vengono spinti verso l’esterno, ruotando gli arti all’interno.